Chieti

Ricordate Achille a Cavallo? Sì, proprio quello del famoso tallone d’Achille. È lui il cavaliere che campeggia sullo scudo della città di Chieti. E il motivo è presto detto: Chieti, anticamente, era nota come Theate, ovvero la città di Teti, la madre di Achille. Già questa brevissima premessa ci lascia intendere come Chieti sia veramente una città ricca di storia e di cultura.

Il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo (che conserva il Guerriero di Capestrano), il Museo Archeologico “La Civitella” (che racconta la storia della antica civiltà dei Marrucini), il Museo Universitario di Storia delle Biomediche (che custodisce reperti preistorici, medici, ecc.), il Museo dell’Arte “Costantino Barbella” (ricco di affreschi, sculture e maioliche di Castelli), il Museo Diocesano Teatino, insieme all’Università D’Annunzio, costituiscono solo alcuni dei fiori all’occhiello di questa antica città che nei suoi palazzi e nelle Chiese porta le tracce di tanti secoli passati.

I palazzi e le chiese nei vari stili architettonici, dal romanico al barocco, dal neoclassico al vittoriano, costituiscono un panorama che cambia rapidamente e rapidamente permettono di percorrere la storia di una città antica come e forse più di Roma, che fu madre feconda di figli illustri come il praetor marrocinorum Asinio Herio (+90 a.C.) e il politico e condottiero Gaio Asinio Pollione (+ 5 d.C.).

Ma Chieti, nonostante la sua lunga storia, non è una città arenata nel tempo. È una città che ha avuto continue eccellenze: Alessandro Valignano (missionario gesuita che, nel ‘500, partì per annunciare il vangelo nell’estremo Oriente); Romualdo De Sterlich e Ferdinando Galliani (economisti) e Saverio Selecchy (musicista, autore di un impareggiabile “Miserere”) nel ‘700; Costantino Barbella (scultore ottocentesco); Raffaele Fraticelli (poeta, che fu particolarmente attivo durante l’ultima guerra) ed in tempi più recenti gli imprenditori Sergio Marchionne (CEO di Ferrari, FCA, Presidente della Maserati, ecc.) e Pierluigi Zappacosta (Co-Fondatore della Logitech) sono solo un esempio delle figure di spicco di questa antica e nobile città.

Volutamente si è lasciata per ultima la menzione del Teatro Marrucino, il polo culturale della città e dell’Abruzzo intero giacché coi suoi duecento anni (1817-2017) costituisce il teatro più antico della intera regione.